Gli Ultimi Anni del XX Secolo
Negli anni successivi al primo periodo l’Unione ha continuato a perseguire i fini e gli scopi istituzionali sanzionati dagli articoli 1 e 2 dello Statuto: quelli, cioè, di svolgere un’attività di coordinamento pratico delle istituzioni aderenti; di incrementare la collaborazione diretta fra gli istituti membri; di costituire un centro di consultazione per tutte le questioni di interesse comune e di favorire, infine, ogni iniziativa utile e opportuna alla conservazione e all’incremento dei materiali scientifici e delle biblioteche degli istituti membri.
All’inizio degli anni Ottanta, anche in concomitanza con una modifica statutaria che ha allungato la durata del mandato del Presidente e ha così permesso una maggiore continuità nel compimento dei programmi, l’Unione ha inaugurato una nuova stagione, attenta a una visibilità non più solo affidata al sostegno di grandi opere di vasto respiro ma anche alla realizzazione di iniziative più limitate e circoscritte e quindi di più rapida esecuzione. In questo quadro si inseriscono le pubblicazioni sulle collezioni fotografiche romane (1980) e sulla conservazione dei negativi fotografici (1991), i convegni sull’Archivio Segreto Vaticano e le ricerche storiche (1981) e sui problemi connessi al monumento equestre di Marco Aurelio in occasione del suo restauro (1989), l’iniziativa delle “Conferenze dell’Unione” che, dal 1983, richiama a Roma annualmente i nomi più prestigiosi nel campo dell’archeologia, della storia e della storia dell’arte, e la campagna di documentazione sul Cimitero Acattolico del Testaccio, i cui risultati hanno sinora visto la luce in due volumi usciti nel 1989 e nel 1995.
Per celebrare il quarantesimo anniversario della sua fondazione, l’Unione, nel 1986, ha promosso un volume per raccogliere, per la prima volta insieme, la storia di tutti i suoi istituti membri, dalle origini ai nostri giorni. Il volume, edito dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha visto la luce nell’estate 1992 ed è stato ristampato anastaticamente nel 1993 (Speculum mundi. Roma centro internazionale di ricerche umanistiche, Roma 1992).
Dieci anni dopo, il cinquantesimo anniversario dell’Unione è stato occasione, nel 1996, di cerimonie pubbliche, di incontri degli istituti con la città e di diverse iniziative editoriali e scientifiche, promosse anche in collaborazione col Comune di Roma e con la Regione Lazio.
Dal 1991 l’Unione ha posto sotto il suo patrocinio le attività di URBS (Unione Romana Biblioteche Scientifiche), gruppo di lavoro di biblioteche (in maggioranza costituito da istituti membri) che collaborano alla creazione di una rete di collegamento intorno a una banca dati nella Biblioteca Vaticana.
L’Unione, dal 1955 membro ordinario del Comité International des Sciences Historiques e dal 1956 della Fédération Internationale des Association d’Études Classiques, dispone dal 1956 presso l’American Academy in Rome di una Fototeca di architettura e topografia dell’Italia antica e delle province romane (originata da una donazione di Ernest Nash) e presso la Bibliotheca Hertziana di una Fototeca di arte post-antica romana.